da BLOW UP
"La bassa fedeltà nelle sue forme più disturbate, dolcemente disturbate. Arpeggi reiterati su cui si poggia un cantato felpato, attraversato dalla telecronaca di una partita di football inglese (Forecast). E' il varesotto trapiantato a Londra, Stefaon Santabarbara, in arte My Dear Killer. Sulle stesse corde ta il già celebre Prague, ossia Alessandro Viccaro, che con Save Us si aggira dalle parti di un lo-fi più sofferto, teso al punto giusto. Due buoni, buonissimi pezzi insomma." (7/10)
[Riccardo Bandiera]


da TAXI DRIVER
"Due timidi bozzetti di cantautorato post-rock-emo-lofi; uno a firma Prague e l'altro a nome My Dear Killer. Mettete su questo vinile a 7" pollici (50 le copie stampate) e vi sembrerà di avere qualcuno in camera con voi. Il conforto che cercate nella vostra solitudine. Quando siete così giù che non avete neanche la forza di prendere una chitarra e suonare in versione "casalinga" i brani dei Sunny Day Real Estate. Quando avete bisogno di un amico ma non avete la forza di prendere il telefono. Quando vorreste che ci fosse qualcuno, lì, seduto nel vostro letto dopo che vi siete girati per asciugarvi le lacrime. Questo dischetto sarà lì, pronto a salvarvi e a confortarvi."(4/5)
[Dale P.]

da EMOTIONAL BREAKDOWN
"Split tutto acustico dalla Eaten By Squirrels, interessante etichetta di Latina. Due sole tracce in versione lo-fi, piene di emotività e nebbia. My Dear Killer, alias Stefano Santabarbara, con "Forecast" si muove entro i confini tracciati dai Sophia meno sperimentali ed elettrici e gli immancabili Radiohead. La sua canzone, per alcune cose, accompagna la mente proprio in direzione di una traccia ("Gaggin Order") contenuta in "Com Lag", ep d'importazione pubblicato da Thom Yorke e soci qualche mese fa. Azzeccata e originale l'idea di registrare il tutto con in sottofondo la telecronaca della partita di Premier League Newcastle-Chelsea. "Save Us", ovvero il secondo brano, quello di Prague (Alessandro Viccaro) suona più come una sorta di performance acustica di Billy Corgan (con la sola chitarra e lontano anni luce da quelle stramaledette drum machines che ne hanno traviato il percorso artistico). La canzone è stata registrata con un Tascam 8 tracce a cassetta, ecco quindi anche in questo caso, una sana ultradose di bassa fedeltà. L'emozione e l'intensità della scrittura si percepiscono al volo in entrambe gli episodi e l'ombra di Jeff Buckley si allunga sull' intero mini-disco mano a mano che i secondi scorrono. Insomma, disco accettabile, ma due sole tracce proprio non rendono appieno l'idea delle potenzialità di due artisti che sicuramente meritano giustizia, magari attraverso un più ampio spazio in termini di produzione." (3/5)
[Giov.]

da KRONICK
"Due di due. Sette pollici in vinile, il primo per Eaten By Squirrels, voluto, cercato e realizzato dopo tanta fatica. Per esordire due one man band italiane che di lo-fi e slow core fanno i loro unici pasti. Prague, aka Alessandro Viccaro (ossia l'uomo nascosto dietro il marchio Eaten By Squirrles) già lo conosciamo ed apprezziamo. Nell?occasione propone un brano, ?Save Us", con trame acustiche adagiate su una melodia semplice e delicata, soffusamente sporcata sul fondo in un ipotetico ritorno verso quella dimensione tipica di episodi come "Twenty" (brano di apertura del suo primo album, "I Own Your Favourite Song"), seppur attraverso un approccio meno rumoroso. Ad accompagnarlo Stefano Santabarbara (My Dear Killer) per un potenziale balletto nei meandri più puri della bassa fedeltà, dove la pulizia è negligenza e quindi sono ben accetti suoni estrapolati dall'esterno, come un commento calcistico della partita Newcastle-Chelsea. Progetto gradevole, disponibile in sole cinquanta copie con due copertine differenti. Gli amanti del genere non dovrebbero farselo sfuggire."
[Marco del Soldato]

da MUNNEZZA
"Il sette pollici in vinile trasparente da un millimetro ultra-limitato a cinquanta copie che (i due ragazzi rispettivamente dietro agli pseudonimi di) Prague e My Dear Killer si dividono è una minuscola meraviglia di lo-fi acustico. Due piccoli pezzi di una bellezza ingenua. Pura. Questi due accordi in croce, suonati con estremo trasporto e commovente sincerità da Alessandro Viccaro (Prague) e Stefano Santabarbara (My Dear Killer), valgono un milione di volte di più di qualsiasi pretenziosa sperimentazione. Save Us [Forecast NDR], poi, è, più che disturbata, proprio sommersa dalla telecronaca in madrelingua di un Newcastle-Chelsea. E l'effetto che fa è bello.Beh, adesso vogliamo di più."
[aob]

da COLLECTIVE ZINE
"This is a nice little record. Prague is Alessandro from italy, who runs the 'eaten by squirrels' label. On his side of the record he plays the song "Save Us" which is a really nice acoustic song, with good vocals. It's pretty simple stuff but very nice and a very pleasent listen, i'm really liking this song. I'm not quite sure who to compare him to so I won't bother. This is a nice song I would buy the record for this song alone. My Dear Killer is S! who appears to be from the UK. On his side of the record he plays the song "Forecast" which is a slightly more complicated song comprising of Guitar, Auto-harp and vocals (plus some football match commentary). The song is an interesting composition quite folky, possibly not too different from Damien Rice. Overall I prefer the Prague side but this is a good little record. I believe it's Limited to 50 copies so if your a fan of straight forward melodic singer songwriter stuff get it while you can."
[Sheldon]

da BIG KULT
"Da tauscht man die Aussicht auf ein Leben in Luxus und maßloser Verschwendung selbstlos gegen das karge und aus einer unendlichen Ansammlung von Entbehrungen bestehende Rezensenten-Dasein und als Dank erwartet man sich lediglich, nicht verprügelt zu werden und die schönen Promo Cd's behalten und seiner Sammlung hinzufügen zu dürfen. Und zumindest letztere dieser Erwartungen hat das italienische Label Eaten By Squirrels brutal, mit Hilfe eines lieblos handbeschrifteten CD-Rohlings zunichte gemacht. Mein Herz blutet. Wie sich allerdings soeben, nach sorgfältigem Studium der beiliegenden Gebrauchsanweisung herausstellt, handelt es sich hier um den Inhalt einer auf 50 Stück limitierten 7" Split-LP und so muss ich wohl oder übel, zähneknirschend, meine oben vorschnell getätigte Aussage revidieren.Das erste von den beiden hierauf enthaltenen Stücken mit dem Titel "Save Us" wird von PRAGUE beigesteuert, dem Soloprojekt von Alessandro Viccaro. Dieser schreitet hier lediglich mit Akustik-Besen und Stimme bewaffnet zu Werke, klingt dabei in etwa so aufregend wie meine Waschmaschine im Schleudergang und liegt damit voll im Trend langweiliger Emo-Band-Sänger, die merken, dass die ruhigen Stücke ihrer langweiligen Emo-Bands besser ankommen, als das laute Rumgeheule und deshalb den Pfad des sensiblen, von Gott, der Welt und natürlich den Frauen verlassenen Solokünstlers einschlagen. Auf Seite B beziehungsweise dem zweiten Lied meiner lieblos handbeschrifteten CD präsentiert sich, unter dem Pseudonym MY DEAR KILLER, Stefano Santabarbara, der seinen Gesang ebenfalls mit traurigen Akkorden begleitet. Im Hintergrund läuft dazu während des gesamten Liedes ein Sprachsample, das zusammen mit der Musik genauso gut den Soundtrack zu einer Filmszene liefern könnte, in der der Loser-Typ-Protagonist deprimiert durch den Regen schlurft, während der debile Football-Quarterback-Unsympath den Schwarm des Loser-Typ-Protagonisten beglückt. Das kann sich natürlich antun wer will, die krampfhaft an den Haaren herbeigezogen Nick Drake Vergleiche empfinde ich allerdings als Gotteslästerung der allerübelsten Sorte. Glücklicherweise gibt es sowohl für Fernseher als auch Stereoanlage eine Fernbedienung, deren Anwendung ich hier jedem ans Herz legen möchte."
[Michael Masen]

da SCREAMINGBLOODYMESS
"First release on lathe cut vinyl for Eaten By Squirrels with two Italians one man bands. Prague is this Italian guy called Alessandro Viccaro who plays guitars and vocals. His song ‘Save Us’ is cool. It won’t blow you away. That is what Napalm Death are for. My Dear Killer is another Italian guy who also does the solo acoutstic guitar thing. This stuff is real soft. Not weak, just soft. Good for listening to at home, not at a building site or on headphones at the Nascar track. Only 50 hand numbered copies were made, that is of course if you care about that stuff."
[Tim Scott]

da "POST?"
"Il fatto che qualcuno che dicono abbia inventato il rock'n'roll mangiasse scoiattoli non è scientificamente provato - e si dibatte da tempo su questo importantissimo argomento dalla valenza storiografica - ma l'essere mangiati da scoiattoli, come l'etichetta che ci propone lo split Prague+My Dear Killer è certo non dia come effetto rigurgiti rock, ci giriamo davvero alla larga, mantenendoci tra le pieghe del lo-fi suggestivo e casereccio. My Dear Killer aka Stefano Santabarbara e Prague aka Alessandro Viccaro, entrambi one-man band ed entrambi di stanza a Londra, si dividono con una canzone a testa i lati di questo 7'' in tiratura limitatissima. Due perle di semplice emotività: la prima di Stefano suonata sul commento della premier league inglese di una televisione accesa, che ha lo strano effetto si estraniare, allontanare (l'opposto di quello che succede con certo post-rock atmosferico, che sembra fatto per essere suonato su campioni di voci televisive o frasi recitate di film), proprio per il fatto di non legarsi assolutamente con il ripetitivo flusso di parole della telecronaca a tappeto: traccia caratterizzata da una melodia che non sfoga in un ritornello e si ripete quieta, malinconica e costante, come una ninnananna, ti porta via dolcemente come un pezzo acustico dei Sebadoh. Prague ci regala una direzione diversa dall'ultimo disco, eliminando la batteria e arrangiando una semplice chitarra insistita che gira senza tregua sulle basse dell'acustica e una voce che vaga alla ricerca di un punto fisso, senza la voglia di adagiarsi su una melodia stabile e pop. Tre minuti di malinconici inseguimenti lo-fi. Splendido. Due perle di instabilità, datevi 6 minuti per farvi cogliere dall'esilità di un'emozione. A volte tocca di più la sensibilità uno strumento soltanto che un'orchestra di quaranta elementi. Questo si che è rock'n'roll."
[Alberto Anadone]