Sul davanzale c’è un merlo, è ubriaco.
Sul davanzale balza un gatto, è ubriaco.
Il gatto ubriaco dilania con un morso il merlo ubriaco.
Arriva una mosca, è ubriaca.
La mosca ubriaca si posa su ciò che resta del merlo ubriaco.
Nella stanza entra mio padre, ubriaco.
Mio padre si mette a pisciare sullo stereo, è palesemente ubriaco.
Le casse diffondono la voce di Tom Waits, perennemente ubriaco.
Ho sempre pensato che Dio abbia la stessa voce da posacenere
ricolmo, la stessa grinta da whisky a buon mercato di Tom,
quando vuole esprimere la mia rabbia.
Ho deciso che oggi anche Dio è ubriaco.

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Purezza dell’ordine
glaciale, oltre i segni
scolpiti dalla vita
sul Vostro volto vivo,
oltre specchi inquieti
svaniti in una nube
d’aromi che lontani
indistinguibilmente
Vi allontanano.