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Ammessi dalla Macchina
N°0 Febbraio 1997 |
Alcuni estratti dal primo foglio:
-Dentista- |
Circumnavigare spighe innevate, fradice scendere palloni aerostatici frizione accresce; i burroni blu richiedono usure maggiori. ad asciugare pianificare su cartacce a sperimentare: laguna cristallina: stesura. |
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Ciò che hai lasciato Ciò che hai lasciato è una fradicia poltiglia un'essenza gastro-alcolica che cancella le mie tracce una plastica emissione toccasana per piastelle un soffocato gemito un' ombra di pensiero un mefistofelico tremore una ridda di emozioni e di parole un bacio alcolico sognato un ipotetico divano per eventuale coito un'attimo di assenza poi un ritorno rivissuto un brillante esordio ripetuto all'infinito una goccia che cammina sul tuo fragile contorno una folla cerea li' a guardare un anno appena cominciato un panettone ben raffermo che mi parla dal profondo una rinascita improvvisa una scottante vergogna sopita da uno sguardo un estremo riproporsi un fremito d'impotenza che crepita in ebrezza un ambiguo commiato inutilmente speso: QUESTO é ciò che hai lasciato. |
Scarti |
Spedite il vostro supporto
elettronico a:
La macchina
o un qualsiasi supporto cartaceo scrivendo a:
L'Esasperazione Navale
c/o Under My Bed Recordings
La Macchina Ammette Soltanto Coloro Che Non Sanno Ciò Che Fanno.
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