soffitta stradale
degli scompigli
riflessi dall’emissario
agli appigli della struttura
improvvisata

Non c’è un motivo per cui dovrei amarla.
Non potrei fare altro che guardarla in faccia
e cercare di capire cosa c’è in lei di così attraente
da spingermi a pensare questo.
Non c’è mai stato amore fra noi,e non
lo dico con malinconia.
L’amicizia che c’è tra noi due
è un limite che il tempo ci ha imposto.
Ma credo che ormai lei mi sia entrata dentro.
[pausa]
[qua ci vorrebbe una frase lapidaria]

Come in un’Inghilterra
da cartolina, triste
e piovosa,la cappa
misteriosa di fumi
biancazzurri ristagna,
caldo accompagnamento
del tenue conversare
di come la materia
si viene a trasformare
- Lei nell’esperimento
io taccio ed acconsento
restando ad ascoltare
come se in un momento
- L’idrossido d’Argento
potessi ritornare
con breve mutamento
al ridere infantile,
in una quiete immobile
sospesa sopra il tempo.

Io parlo attraverso gli occhi,
le parole scorrono,
nessuno ascolta.
Sono alla ricerca di qualcosa
son tra la gente,
mi guarda attraverso
come se non ci fossi.
Vado e vengo.
I vostri occhi non possono dire
perchè tutto ciò che vedono
è che io sono ancora qui.
Ormai nessuna destinazione è fissata.
Vado avanti finchè
qualcosa troverà me......

Dolce e querulo usignolo
che vai intonando melodie
su quest’albero fiorito
mi hai proprio rotto il cazzo !
Dai , apri le tue ali
agita pure
quelle penne caudali
e plana placido nella mia stanza...
Sù bello, sù !
Ti afferrerò, per iniziare,
e ti fracasserò il becco
sulla mia porta corazzata,
schiaccerò la tua testina
sul pavimento, poi
ti cuocerò, a fuoco lento
perchè il mio cane non gradisce
carne cruda che sa di vecchio.
Credevi di ammaliarmi ?
Di intrappolarmi
in putride note d’amore ?
Sappi che il mio cuore
è un nido di tarantole
non c’è posto per parole
che odorano di miele,
e la mia mente è un’autostrada
costellata di incidenti
perciò è destino scomparire,
gentil augello solitario,
il tuo tempo è ormai passato.
Sù , bello, sù...